(PCEU) Metropolitan Police virus

C’è un nuovo nome virus appare nel mondo dei computer adesso. Unità di polizia crimine elettronico centrale (PCEU) è il virus che può facilmente infettare il pc quando navigare in Internet. Quando penetra all’interno del vostro sistema blocca quasi tutto nel tuo computer, anche la connessione internet non funziona più. E si chiede di dare soldi per sbloccare il sistema.

Questo virus è noto anche come Metropolitan Police virus (PCEU), ed è difficile da rimuovere. Il virus vi fornisce tutte le informazioni per convincervi a pagare 100€ per scaricare un programma che sbloccherà il virus. Non fare nulla di ciò che dicono! Tutto che si può e si deve fare in realtà è scaricare Loaris Trojan Remover.

dovete farlo da un altro PC non infetto. Poi trasferitelo al vostro con l’aiuto di una Memory Stick.

 

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Megaupload – La fine

Megaupload non sarebbe poi tanto diverso da YouTube. A dirlo è Kim Schmitz. noto anche coi nomi d’arte Kim Dotcom e Kimble (Kiel, 21 gennaio 1974), è un imprenditore tedesco fondatore e proprietario di Megaupload.

Dopo la sua scarcerazione mediante cauzione, il fondatore del celebre cyberlocker ha dichiarato che, come il popolare sito di video-sharing, anche la sua piattaforma ha sempre rimossi i collegamenti a contenuti coperti da copyright. Come lui stesso ha dichiaato in merito a questa delicata questione, “Non sono il re della pirateria. Ho solo offerto banda e spazi digitali ai miei utenti, tutto qua“: ‘Dotcom’, dunque, difende il proprio operato, mettendolo a confronto con la piattaforma acquistata da Google.

A differenza di Megaupload, come sottolinea lo stesso Kim, “YouTube ha vinto la sua battaglia legale mentre io me ne sto seduto in galera, mentre la mia casa è stata perquisita e tutti i miei beni congelati senza nemmeno un processo. Senza la possibilità di controbattere in aula. Tutto ciò è veramente pazzesco“.

Come ricorderete, Viacom avviò una causa legale contro YouTube sempre per quanto riguarda la delicata e combattuta questione della violazione dei diritti d’autore. Ora Schmitz si chiede: perché a YouTube è stata data la possibilità di uscire indenne da qualsiasi sentenza, mentre Megaupload sembra dover pagare colpe non commesse direttamente, nonostante la sua policy basata sulla tutela del copyright? Non la pensa dello stesso avviso l’accusa che punta il dito contro il popolare sito di condivisione file, che avrebbe pagato gli uploader per il caricamento illecito di contenuti. Questo fondamentale particolare, dal quale Megaupload si dissocia, farebbe perdere a Schmitz e ai suoi collaboratori la protezione della safe harbor previsto dal Digital Millennium Copyright Act.

Secondo il fondatore, infatti, la piattaforma di Megaupload aveva stipulato accordi commerciali con circa 200 operatori per la rimozione di file illeciti e non consentiti: pertanto, Dotcom non intende cedere alle accuse mossegli, facendo notare che la MPAA ossia la Motion Picture Association of America non ha mai messo in piedi cause legali contro il mega-impero. Il nemico del diritto d’autore, inoltre, afferma di essere consapevole di non essere Google e di non averne nemmeno lo stesso patrimonio economico, “anzi, adesso non ho più neanche un centesimo. Tutti i miei avvocati stanno lavorando senza un centesimo e sono ancora con me perché credono che tutto questo sia ingiusto. Non è giustizia questa“, così ha concluso Dotcom.

Dall’attività illegale svolta mediante Megaupload gli accusati avrebbero guadagnato circa 175 milioni di dollari e prodotto danni pari a 500 milioni di dollari alle industrie musicali e cinematografiche, a causa della pirateria veicolata dalla piattaforma stessa.

FONTE: Attualissimo

 

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LCD Samsung da 82 pollici

Samsung a partire da questi ultimi anni sta dominando la scena dei display a cristalli liquidi. L’ultima trovata del produttore coreano è rappresentata dal nuovo SyncMaster 820DXn, un display a cristalli liquidi da 82 pollici di diagonale e risoluzione del pannello S-PVA Full HD. Il rapporto di contrasto dinamico è misurato in 5.000:1, 8ms di velocità di rotazione dei cristalli ed angolo di visione pari a 178 gradi.

Visto così, questo display non rappresenta una grossa rivoluzione. La sua vera peculiarità è rappresenta da un Personal Computer integrato internamente al display stesso. Esso vanta un processore Athlon64 X2 3400+ con clock a 1.8GHz, 4GB di memoria flash, 512MB di RAM DDR2, scheda video ATI e sistema operativo Windows XP. Il prezzo annunciato per questo inedito display marchiato Samsung è di 76.999 dollari americani.

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Una lente bionica italiana ridarà la vista ai ciechi

«La vera rivoluzione è questa lente, al cui interno viene posizionato un nanostrato di metallo (cioè un metallo alto quanto un millesimo del diametro di un capello). Inserita in un occhio solo, bypassa il bulbo oculare, mandando i segnali direttamente sul nervo ottico o nelle aree cerebrali deputate all’elaborazione». È quanto afferma Duilio Siravo, presidente dell’Accademia Italiana Oftalmologia Legale, in occasione del 9ø Congresso Internazionale della Società Oftalmologica Italiana, che si è aperto oggi a Roma. Il sistema finora è stato sperimentato con successo solo su animali da laboratorio e per un intervallo di tempo limitato. L’obiettivo è quello di permettere ai non vedenti di riacquistare la vista. «La lente a contatto bionica, sulla quale è applicato un microchip che funziona come una telecamera, trasmetterà il segnale ad un sistema wireless applicato nelle vie retrocorticali».
La strada per una possibile applicazione sull’uomo, secondo Siravo, è ancora lunga ma è in via di preparazione una proposta per avviare una sperimentazione umana in Italia, da sottoporre al Ministero della Salute. «La lente a contatto bionica applicata agli individui, una volta realizzata la sperimentazione – afferma Siravo – potrebbe essere pronta in pochi anni su pazienti che presentano alterazioni retiniche o traumatiche».

FONTE LEGGO

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