Digitale terrestre nel Veneto

Parte il conto alla rovescia per il passaggio del Veneto al digitale terrestre. Lo switch off (spegnimento) del sistema di trasmissione televisivo analogico deciso dall’Unione Europea, partirà il 26 novembre con il passaggio al digitale nelle province di Verona, Padova, Venezia e Rovigo. Il 27 novembre sarà, invece, la volta di Vicenza e così via per tutte le province del Nordest fino al 15 dicembre.

Già pronti. Secondo le stime degli antennisti di Confartigianato del Veneto, il 60% delle famiglie della regione è già pronto al passaggio al digitale terrestre, avendo acquistato un televisore di ultima generazione con decoder integrato oppure un decoder esterno da collegare al proprio televisore. Nel restante 40 per cento i veneti si faranno cogliere impreparati dall’evento che rivoluzionerà l’utilizzo della tv.
Cosa comprare. «Per vedere la tv in digitale terrestre (DTT) occorre un decoder Zapper o Mhp che si acquista in un qualsiasi negozio di elettrodomestici» spiega Maurizio Leoni, presidente Antennisti Confartigianato Veneto. Con un costo tra i 25 e i 50 euro, con uno Zapper (bollino grigio) si riceveranno i canali “in chiaro”, cioè non a pagamento. Con una spesa tra i 50 ai 170 euro, si compra un decoder Mhp, detto “interattivo” (bollino blu o gold). «Questo permette di vedere i canali a pagamento, di sfruttare l’interattività tipica del segnale digitale, di accedere ai servizi multimediali di T-government della pubblica amministrazione e di registrare le trasmissioni. In alternativa – prosegue ancora Leoni – si può acquistare un televisore con decoder integrato (bollini bianco, silver, blu e gold) per vedere i canali in chiaro, mentre per i programmi a pagamento occorre acquistare anche il dispositivo Cam».
L’agevolazione. Il ministero dello Sviluppo economico ha previsto un’agevolazione di 50 euro per l’acquisto di un decoder Mhp interattivo per le persone con reddito inferiore a 10mila euro lordi annui.
Cosa fare. Controllare che la confezione del decoder acquistato comprenda i cavetti necessari al collegamento (i modelli economici, a volte, non comprendono i cavi). Allo stesso modo, occorre controllare di avere un attacco “scart” nella propria televisione. Seguendo le istruzioni allegate al decoder sarà possibile installare e sintonizzare l’apparecchio senza l’aiuto di un tecnico.
L’aiuto in più. Confartigianato del Veneto, in accordo con la Regione, ha provveduto a formare nello specifico i propri antennisti. A breve sarà firmata una convenzione tra la categoria e la Regione per calmierare il prezzo dell’«intervento base» di un antennista abilitato, iscritto presso la Camera di commercio, aderente a Confartigianato o ad altra associazione. «L’installazione del primo decoder, il collegamento cavi, la sintonizzazione e la valutazione sulla qualità del segnale ricevuto – spiega a questo proposito Leoni – avranno un costo di 40 euro, più 10 euro per ogni decoder aggiuntivo». Nel caso di interventi condominiali centralizzati verrà presentato un preventivo all’amministratore. Oltre alla convenzione, la categoria Antennisti si è dotata di un codice etico a garanzia del cliente, per differenziare il servizio professionale da quello improvvisato.
Antenne. «Nel primo periodo di digitalizzazione del segnale non sarà necessario richiedere un intervento del tecnico. Per le trasmissioni Rai, Mediaset e Telecom (La7) – rassicura il presidente degli Antennisti – non occorrerà mettere mano al dispositivo di ricezione. Un diverso orientamento delle antenne sarà necessario in futuro per ricevere alcuni canali minori o in alta definizione (segnale HD)».
Braccio di ferro. Dovrebbe risolversi con degli accordi bilaterali con Croazia e Slovenia, la diatriba sulla possibilità per le maggiori tv locali di aggiudicarsi un terzo delle 27 frequenze “pulite” (senza interferenze) disponibili a Nordest. A giorni verranno infatti assegnate le frequenze per tarare gli impianti di trasmissione, momento in cui gli Antennisti di Confartigianato prevedono la comparsa di tre zone con segnale tv “oscurato” in corrispondenza del portogruarese e a nord di Verona (canali Mediaset) e alcune aree del bellunese, che dovranno dotarsi di antenna parabolica tivùsat per captare il segnale del digitale terrestre.

(di Sabrina Pindo http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2010/10/31/news/digitale-terrestre-il-veneto-rincorre-2646982 )

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